
Farm Life: Febbraio, il mese della rinascita
Il mese di Febbraio a Podere il Casale, potrebbe sembrare un mese di riposo, un mese in cui la terra si rigenera e non possiamo fare altro che aspettare. Invece questo per un’azienda agricola come la nostra è un momento importantissimo, è il mese in cui si fanno lavori di fondamentale importanza, dai quali dipende la buona riuscita di un intero anno! Infatti, se è vero che la vigna e l’orto riposano dopo le fatiche dell’anno precedente, è altrettanto vero che è proprio ora che si risvegliano per dare vita al nuovo anno agricolo. Quindi, in vigna bisogna procedere alla potatura invernale e l’orto deve essere predisposto per la messa a coltura delle nuove piante. E nelle nostre stalle che succede? Beh a Febbraio nascono i capretti, che come tutti i piccini, necessitano di attenzioni e cure particolari. Insomma quello che potrebbe sembrare un mese di relax è, invece, uno dei mesi più duri dell’anno per la vita di campagna, ma è il sacrificio che si deve pagare per raccogliere i migliori frutti possibili.
Potatura della vite
Volete assaggiare un ottimo vino nel 2020? Ecco allora questa fase diventa fondamentale. La potatura secca o invernale serve a selezionare le gemme migliori, il loro numero e di conseguenza la quantità e qualità dei frutti. Infatti con questa operazione viene tagliato circa l’80% del legno prodotto dalla vite nell’anno precedente e questo da grandi benefici alla pianta e al suo sviluppo nel futuro.
La vite produrrebbe grappoli anche senza la potatura, ma con la potatura se ne riduce il numero, a vantaggio della loro qualità. In pratica autolimitiamo la produzione di grappoli per controllarla e tenere lo sviluppo della pianta costante e regolare. Inoltre con la potatura invernale si velocizza la messa a frutto della vite, i grappoli saranno meno ma di dimensioni più grandi. In pratica lo scopo è quello di lasciare solo le gemme che siamo sicuri che la pianta potrà portare a piena maturazione evitando così diradamenti lungo i filari.
Ma non è tutto così semplice come potrebbe sembrare. Infatti la scelta di quante gemme “salvare” non è matematica, tutto dipende anche dalle proprietà del suolo e dalla sua fertilità. Da quanto detto potrebbe sembrare che un numero minore di grappoli significa maggiore qualità. Tendenzialmente è vero, ma è altrettanto vero che anche un numero troppo basso di grappoli contrasterebbe con la loro qualità. Inoltre se la produzione di gemme è bassa, non è auspicabile rimediare salvandone in numero maggiore. Insomma avete capito che quella che sembrerebbe un’operazione meccanica, è invece un’operazione molto delicata, dove bisogna ricercare un equilibrio importante, dal quale dipende il risultato di un intero anno di lavoro.
Nascita dei capretti
Nelle stalle di Podere il Casale sta per succedere il piccolo miracolo di Febbraio: la nascita dei capretti. Questo non è solo un lieto evento, ma anche un momento molto impegnativo per un allevatore. I neonati, si sa, hanno bisogno di attenzioni e cure particolari. Le prime 3 settimane di vita sono molto, molto importanti.
Innanzi tutto il momento del parto è un momento molto delicato che va seguito con grande attenzione, con l’aiuto dei veterinari. Le madri nei primi due giorni di vita dei capretti, non producono latte, ma colostro. Questa è una sostanza liquida dal colore giallastro, più simile al siero che non al latte che contiene proteine, sali minerali e soprattutto anticorpi. Quindi in questa fase bisogna accertarsi che i capretti lo assumano. E’ molto importante per la loro salute ed è la prima cosa che deve attivare il meccanismo intestinale.
Dopo il parto bisogna inoltre predisporre dei box provvisti di grandi lettiere e tappezzati di paglia, dove le madri e i loro piccini possano stare insieme. Questo ambiente deve essere pulito ogni giorno aggiungendo paglia nuova. Il controllo deve essere attento, perchè capita che le capre si rifiutino di allattare. Quindi bisogna supervisionare e assicurarsi che le mammelle siano in salute, senza irritazioni, mastiti che possono rendere la poppata dolorosa.
Trascorsa la prima settimana i capretti iniziano a voler mangiare il fieno. Quindi bisogna predisporre un box interamente dedicato ai capretti con mangime da svezzamento di qualità.
Avrete capito che dietro a questo momento magico c’è un piccolo sottobosco di attenzioni, cure e lavoro. Ma, a fronte di questi teneri e dolcissimi risultati, vale la pena affrontare i sacrifici di questa fase.
Preparazione dell’orto
Febbraio non è certo il mese dei grandi raccolti nel campo e anche i lavori di semina sono ridotti al minimo. Allora riposo? Assolutamente no, perchè il terreno deve essere preparato per le semine di Marzo e le gelate rendono molto duro il lavoro di vangatura.
Il lavoro di semina si svolge al chiuso, nel semenzaio dove si piantano gli ortaggi che andranno poi trapiantati ad Aprile nel campo all’aperto.
Quindi il lavoro che faremo a febbraio è quello di vangatura e di pulizia. Si ripuliscono le aiuole dell’orto da sassi ed erbacce, si concima il terreno e si procede alla realizzazione di nuove aiuole e canali di scolo. E’ anche il momento di progettare la stagione che verrà, predisponendo il terreno da destinare alle varie colture.
Insomma, è una fase dura e stimolante, che però darà i frutti sperati.
In questo mese quindi si inizia a impostare il progetto di cosa coltivare, scegliendo gli ortaggi e programmando trapianti e raccolte.
Altra attività a cui ci dedicheremo è la manutenzione degli attrezzi, la creazione e manutenzione delle serre, delle compostiere e delle recinzioni. Questo è un lavoro che va fatto ora, perchè quando l’orto entrerà a regime non ci sarà il tempo per poterlo fare.
Insomma il lavoro di Febbraio ci consentirà di avere in primavera un terreno organizzato e ben lavorato, pronto per la semina.