Feta: ricette, caratteristiche e curiosità

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Feta: ricette, caratteristiche e curiosità

La feta è un formaggio che affonda le proprie radici nell’antica storia greca. Un formaggio tradizionale a pasta semidura ma friabile. Bianchissimo e leggermente salato perché viene lasciato a maturare in salamoia. Si tratta un formaggio compatto con un sapore “intenso”, molto apprezzato da chi ama i gusti decisi e sapidi. Viene prodotta esclusivamente con latte di pecora od in alternativa con latte misto di pecora e capra fino al 30%. La feta ha caratteristiche nutrizionali molto varie e si presta bene alla preparazione di numerose ricette. Tante curiosità inoltre: a partire dall’origine del nome, dalle testimonianze storiche e dalla sua comparsa in Italia. Continua a leggere.

LA FETA: DESCRIZIONE E UTILIZZI

VALORI NUTRIZIONALI

La feta è un formaggio che può essere definito a digeribilità media per la sua porzione lipidica piuttosto rilevante. Tuttavia ha un apporto energetico tra i meno elevati grazie all’abbondante quantità d’acqua che contiene perché subisce una disidratazione inferiore alla media dei prodotti caseari. 100 g apportano circa 250 Kcal. La feta apporta una buona concentrazione di proteine ad alto valore biologico. La ripartizione tra acidi grassi solitamente privilegia i grassi saturi ed anche la concentrazione di colesterolo non è delle migliori. Ha inoltre un alto contenuto di sale per cui è consigliabile non salare gli alimenti  dello stesso pasto.

RICETTE CON LA FETA

La feta è molto usata in cucina come formaggio da tavola o come ingrediente delle insalate, di dolci o pasta. Un formaggio piuttosto sapido che si presta a essere utilizzato in diverse preparazioni. Il suo contenuto di sale è un’ottima soluzione per assicurare un gusto deciso in ogni piatto.
Con la feta potete realizzare ottimi antipasti, ad esempio un semplice piatto di feta e olive con olio extravergine di oliva ed erbe aromatiche come l’origano che si sposa alla perfezione con la feta.

INSALATE CON LA FETA
La più famosa ricetta con la feta è senz’altro la tradizionale insalata greca che si ottiene con pomodoricetriolicipolla, peperoni, origano e olive nere.
Potete sbizzarrirvi a realizzare le insalate che più preferite come ad esempio una variante italiana dell’insalata greca con lattuga, pomodorini ciliegie, olive taggiasche, olio extravergine d’oliva e origano. Potete inoltre aggiungere capperi, peperoni o verdure grigliate.
La feta si presta molto bene anche per la preparazione di insalate di frutta, come ad esempio la tagliata di melone, cocomero, feta e menta. Scopri qui la ricetta.

PASTA CON LA FETA
La feta è ideale anche per sostituire il parmigiano e insaporire piatti di pasta grazie al suo contenuto di sale. Provate a sbriciolarne un po’ su un classicissimo piatto di pasta al pomodoro. Oppure provata la feta con le zucchine per condire la vostra pasta.

TORTE SALATE
La feta è l’ingrediente perfetto anche per torte salate gustose e alternative come ad esempio la crostata con pomodorini e feta. Per prepararla foderate una teglia con carta da forno e rivestitela con pasta sfoglia o pasta brisè. Cospargete la base con la feta sbriciolata e ricopritela con fette di pomodoro. Condite con aglio, olio extravergine di oliva e origano. Cuocete a 190° per 30/40 minuti e il gioco è fatto.

CURIOSITA’

Sembra che l’origine del nome “Feta” derivi dal termine “fetta” che indica il taglio della cagliata. Secondo la tradizione infatti veniva prodotta in grossi blocchi, poi tagliati per mettere le fette nelle botti di conservazione.

I primi riferimenti sulla sua produzione risalgono al VIII secolo avanti Cristo. Omero nell’Odissea descrive la tecnologia utilizzata per la produzione dei formaggi nella grotta di Polifemo. La tecnologia utilizzata è molto simile a quella utilizzata dai pastori greci oggi.

Inoltre sembra che derivi da “feta” il termine “feto” che in dialetto siciliano significa cattivo odore. Pare che l’origine del termine sia dovuta ad un incidente linguistico… Gli antichi greci che arrivarono in Sicilia cercarono di commerciare la feta che però emanava un forte odore. Proprio per il forte odore di questo formaggio il termina feta usato dai greci si è evoluto nel tempo nel siciliano “feto” che indica un cattivo odore.

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