SPEDIZIONE GRATUITA IN TUTTA ITALIA FINO AL 9 DICEMBRE

Il Tartufo: Un Tesoro Nascosto sotto la Terra!

cerca del tartufo

Il Tartufo: Un Tesoro Nascosto sotto la Terra!

“Per trovare un bel tartufo di diversi etti, ci vuole un buon cane e un sacco di fortuna!” spiega Pierpaolo, il nostro esperto tartufaio, con un sorriso.

Per molti, il tartufo rappresenta il lusso, una prelibatezza ricercata, una gioia inaspettata o persino un desiderio irrealizzabile.

Pierpaolo, però, è più riflessivo: “Dopo 50 anni di ricerca, non so se il mio mestiere sia una malattia, una passione o un semplice hobby!”

I tartufi appartengono alla famiglia dei funghi, ma a differenza di altri funghi, come il famoso porcino, che crescono sopra il suolo, i tartufi si sviluppano sotto la superficie della terra, a una profondità che può arrivare fino a mezzo metro.

Come nasce un tartufo?

Le spore del tartufo, che sono i suoi “semi”, vengono trasportate dagli animali e dall’acqua fino a toccare le radici di alcuni alberi. Qui inizia il miracolo: grazie a un processo di simbiosi tra il tartufo e le radici, il fungo inizia a crescere, impiegando circa tre mesi per maturare. Il tutto avviene grazie alla combinazione perfetta di temperatura e umidità.

 

 

Cos’è la simbiosi?

Nel caso del tartufo, la radice dell’albero fornisce il nutrimento necessario per la crescita del fungo (carbonio e zuccheri prodotti dalla fotosintesi), mentre il tartufo contribuisce attraverso il micelio ad aumentare l’assorbimento di sostanze nutritive e acqua utili alla pianta per sopravvivere.

Quando il tartufo è maturo, anche se nascosto sotto il suolo, emette il suo tipico e inconfondibile profumo che attira gli animali selvatici. Questi, scavando alla ricerca del pregiato fungo, spargono le spore nel terreno, permettendo così la propagazione.

 

Nel territorio che circonda il Podere il Casale, è possibile trovare diverse varietà di tartufi. Tra i più comuni c’è il “bianchetto” (o Marzuolo), che si raccoglie nei primi mesi dell’anno. Da aprile a ottobre si trova il tartufo “nero estivo”, noto anche come Scorzone, mentre da settembre a dicembre regna il re dei tartufi: il pregiato bianco.

In Italia, solo i cani addestrati sono autorizzati alla ricerca del tartufo. Questo perché il cinghiale, ghiotto di tartufi, potrebbe rendere la ricerca un’impresa pericolosa, con il rischio di una “battaglia” tra uomo e animale!

Infine, dal 2021, la ricerca e la raccolta del tartufo sono entrate ufficialmente a far parte della lista dei Patrimoni orali e immateriali dell’Umanità custoditi dall’UNESCO, riconoscendo così l’importanza culturale e tradizionale di questa pratica.