Incrocio Manzoni un vitigno che merita di essere conosciuto meglio
L’Incrocio Manzoni non ha niente a che vedere con il Manzoni dei Promessi Sposi, tranquilli oggi non si interroga… Stiamo parlando di un vitigno molto particolare e ancora poco conosciuto. Soprattutto ancora poco conosciuto nelle sue espressioni in bottiglia.
L’Incrocio Manzoni o Manzoni Bianco è un vitigno messo a punto negli anni Trenta dal Prof. Luigi Manzoni, presso la Scuola di Viticoltura ed Enologia di Conegliano. In quegli anni una serie di malattie della vite alimentò una profonda crisi per la viticoltura di tutta Europa. Proprio per questo a partire dai primi del ‘900 ci fu un grande interesse per il miglioramento genetico della vite tramite incrocio e ibridazione. E’ così che è nato ad esempio il più famoso Muller Thurgau.
Anche l’Incrocio Manzoni nasce così dall’ottimo incrocio di Riesling renano e Pinot bianco. L’Incrocio Manzoni 6.0.13, conosciuto semplicemente come Manzoni Bianco è il più famoso tra gli incroci del Prof. Manzoni e quello che ha avuto più fortuna.
Il Manzoni Bianco è un vitigno autoctono della provincia di Treviso ma oggi è ormai coltivato su gran parte del territorio nazionale. Quando Thomas Wulf nel 1990 piantò le prime viti di questo tipo a Podere Lignano a Pienza, per la Toscana questo vitigno era una vera novità. Ormai, da più di 16 anni, noi di Podere il Casale, curiamo le vigne piantate da lui. Possiamo dire con orgoglio che la vinificazione di queste uve, insolite in Toscana, è riuscita con successo. Oggi sono due i vini di nostra produzione con uve Incrocio Manzoni.
L’incrocio Manzoni 6.0.13 o Manzoni Bianco
L’Incrocio Manzoni 6.0.13 o Manzoni Bianco ha ottime capacità di adattamento a climi e terreni anche molto diversi tra loro. La produzione è contenuta e preferisce terreni collinari, non compatti, profondi e freschi. Il grappolo è piccolo e mediamente compatto. L’acino è piccolo e di colore giallo-verde, ha una buccia spessa e un sapore aromatico.
Caratteristiche del vino
Dall’Incrocio Manzoni 6.0.13 o Manzoni Bianco si ottiene un vino straordinariamente elegante. Questo vitigno ha grandi doti di finezza ed eleganza, discreta gradazione e acidità. Con il Manzoni Bianco si producono vini di grande qualità. Dalla vinificazione dell’Incrocio Manzoni si ottiene un vino fine e delicato, di buon corpo e straordinariamente equilibrato.
Al Podere Il Casale abbiamo deciso di puntare su questo vitigno. E’ stata una scommessa qui in Toscana, circondati da grandi vini e grandi denominazioni come il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano o il Chianti. E’ stata una scommessa che oggi possiamo dire con soddisfazione di aver vinto! Le uve Incrocio Manzoni sono a vera specialità dei nostri vitigni. L’Incrocio Manzoni ha dato e continua a dare ottimi risultati con i terreni ed il clima della nostra zona. I nostri vini bianchi sono ottimi da bere giovani ma si possono anche far maturare con eccellenti risultati.
L’Incrocio Manzoni 6.0.13 è un vitigno ormai abbastanza diffuso ma ancora poco conosciuto nelle sue espressioni in bottiglia: vi invitiamo a provarlo e a degustarlo alla nostra fattoria Podere il Casale.
Diventate ambasciatori dell’Incrocio Manzoni!
Questi sono i nostri vini ottenuti da uve Incrocio Manzoni 6.0.13
La Regina
Vino bianco al sommo della scala. Incrocio Manzoni 6.0.13 in purezza. Un vino regale, importante nel panorama dei bianchi toscani, per la sua forza e, insieme, per la sua grazia (che la gradazione alcolica rispetta sapientemente). È un vino che acquista pregi con l’invecchiamento, come si conviene alla più antica delle nobiltà.
La Sibilla
Un’altra tipica figura femminile. La Sibilla che offre la coppa è un gesto quotidiano che chiama in causa la donna, che è maga e sacerdotessa della casa. Ma l’immagine ci ricorda non solo l’atto del bere, ma anche quello, legato al desco familiare e soprattutto alla donna, del raccontare storie. Incrocio Manzoni e Trebbiano.