
L’IMPORTANZA DEI PASCOLI
I pascoli sono aree di terreno coperte da vegetazione erbacea, alimento fondamentale per il nostro allevamento di pecore e capre. Essi permettono ai nostri greggi di nutrirsi in modo naturale e contribuiscono alla biodiversità e conservazione del paesaggio della Val d’Orcia.
I pascoli Olistici di Podere Il Casale non solo rappresentano un modello di agricoltura sostenibile, ma anche un esempio di come la gestione rispettosa e consapevole dei pascoli possa migliorare la qualità della vita degli animali, preservare l’ambiente e la genuinità dei prodotti agricoli.
Questa pratica è importante per tutelare la biodiversità e per contribuire attivamente alla salute del pianeta.
In cosa consiste esattamente il “pascolo olistico?
Si tratta di far pascolare le pecore e le capre su terreni “specificamente selezionati” per garantire loro una maggiore quantità di erba fresca e sana, fondamentale per una dieta equilibrata e naturale. Non solo questa pratica migliora la salute degli animali, ma favorisce anche il miglioramento della qualità del pascolo e del terreno circostante, stimolando una sana rigenerazione della flora locale e la biodiversità. In questo ecosistema, gli animali sono strettamente legati e dipendenti dall’ambiente che li circonda, proprio come l’ambiente stesso trae beneficio dalla presenza del gregge.
La rotazione olistica dei pascoli è una delle caratteristiche distintive di questo metodo. Essa prevede il pascolo razionato dei greggi su piccole zone di terreno, con lo scopo di evitare il sovra sfruttamento delle risorse vegetali e, al contempo, di rigenerare il terreno. Tutto ciò si ispira al “pascolo naturale”, che in origine vedeva grandi greggi spostarsi su vaste aree, seguendo il ciclo delle stagioni e in continua ricerca di nuovi pascoli anche per sfuggire ai predatori. Per replicare questo processo in modo sostenibile, i greggi vengono suddivisi in gruppi di dimensioni adeguate e vengono frequentemente spostati tra diverse aree di pascolo, per favorire una naturale rotazione.
La rotazione dei pascoli
I greggi vengono fatti pascolare su una determinata area per un periodo prestabilito, che può variare da alcuni giorni a qualche settimana, in base alle condizioni del terreno e della vegetazione. Durante questo intervallo, si cerca di evitare un consumo eccessivo dell’erba da parte degli animali, per non esaurire le risorse vegetali e garantire la rigenerazione delle piante. Infatti è fondamentale prestare attenzione all’intensità del consumo d’erba che influisce direttamente sui tempi di recupero vegetativo e, nel peggiore dei casi, sull’impoverimento del terreno. La rigenerazione del pascolo avviene in diverse fasi, condizionate da vari fattori come il tipo di suolo, il clima, la stagione e le modalità di gestione del pascolo.
Quando il gregge bruca l’erba, riduce la parte aerea delle piante e abbassa la massa fogliare che è essenziale per l’assorbimento di energia tramite la fotosintesi. Questa riduzione, in base all’altezza residua dell’erba, stimola le piante a ricrescere, attivando i meccanismi di riserva energetica presenti nelle radici. Come indicato dallo schema, a seconda dell’eccesso di consumo dell’erba, essa avrà differenti tempi di rigenerazione delle radici e la conseguente ricrescita.
Se il gregge continua a pascolare su un terreno in cui le radici sono in fase di arresto, perché eccessivamente sfruttato, il pascolo non sarà più in grado di rigenerarsi, portando alla sua definitiva degenerazione.
In sintesi, una gestione attenta dell’intensità di pascolo è essenziale per mantenere la salute e la produttività dei pascoli, evitando l’esaurimento delle risorse e garantendo così la sostenibilità del sistema.
Pertanto dopo la rotazione, il gregge viene spostato su un’altra parte di terreno, permettendo al pascolo precedente di riprendersi e rigenerarsi. Le recinzioni mobili vengono utilizzate per dividere le varie aree di pascolo, facilitando così una gestione bilanciata del terreno.
Cura del terreno e degli animali
La rotazione dei pascoli non solo favorisce la salute del terreno, ma riduce la necessità di ricorrere a fertilizzanti chimici o altri prodotti artificiali, che potrebbero compromettere l’equilibrio ecologico. Senza l’uso di sostanze chimiche, il terreno beneficia di un costante arricchimento naturale, in quanto il bestiame, tramite gli escrementi, contribuisce a nutrire il suolo e a mantenere il suo equilibrio biologico.
Altri vantaggi ecologici
Oltre ai benefici diretti sulla salute degli animali e sul terreno, il pascolo olistico offre numerosi vantaggi ecologici. Questo sistema agricolo contribuisce all’aumento della produzione di biomassa, che arricchisce la terra di sostanze organiche.
La presenza di escrementi sul terreno stimola la crescita di insetti e larve che, a loro volta, arricchiscono la vita organica del sottosuolo, migliorando la fertilità naturale del terreno e favorendo la sua capacità di immagazzinare una maggiore quantità di anidride carbonica, in un circolo virtuoso che riduce l’impatto ambientale complessivo.