L’Incrocio Manzoni, un vitigno da scoprire
Si sta avvicinando la vendemmia del bianco e i vigneti di Incrocio Manzoni sono quasi pronti per regalarci un prodotto dal sapore aromatico, particolare e ancora, ahimè, poco conosciuto. Infatti, oltre agli addetti ai lavori, sono in pochi a conoscere questo vino e gli appassionati più curiosi, quando lo proponiamo nel nostro Ristorante o a chi vuol tornare a casa con qualche gustoso ricordo, ci pongono sempre queste domande: Cos’è l’Incrocio Manzoni? Come è nato? Quali caratteristiche ha?
Tutte domande a cui risponderemo per conoscere meglio questo vitigno meraviglioso.
Cos’è l’Incrocio Manzoni e come è nato?
L’incrocio Manzoni è un vitigno creato dal Prof. Luigi Manzoni della Scuola di Viticoltura ed Enologia di Conegliano, nella prima metà del ‘900 in un periodo di profonda crisi per la viticoltura in tutta Europa. Il parassita della filossera aveva distrutto il 60% dei vigneti tradizionali, rendendo necessario l’impegno di tutti per ricostruire un patrimonio storico che stava scomparendo. La crisi ha però avuto i suoi risvolti positivi.
Oltre agli innesti delle radici della vite californiana (inattaccabile dalla filossera) che ha permesso di salvare tutti i vitigni tradizionali, sono nati degli incroci interessanti che hanno dato vita a vini ormai celebri in tutto il mondo come il Muller Thurgau.
Il Prof. Manzoni mise a punto 4 Incroci, ma quello che ha avuto maggiormente successo sotto tutti i punti di vista è l’Incrocio Manzoni 6.0.13, nato dall’incrocio del Riesling renano con il Pinot bianco.
Quali caratteristiche ha l’Incrocio Manzoni?
L’Incrocio Manzoni, o Manzoni bianco, nasce nella provincia di Treviso, ma ormai è coltivato in tutta Italia. La sua caratteristica più importante è quella di adattarsi bene a una grande varietà di climi e di terreni, dando sempre buoni, se non ottimi, risultati.
Preferisce, però, terreni collinari, non molto compatti e un clima mite. La produzione di uva è contenuta e questa ha grappoli piccoli così come piccoli sono gli acini dal colore giallo con riflessi verdi, una buccia spessa e un sapore aromatico.
A portarlo a Pienza fu Thomas Wulf nel 1990, che impiantò la vigna presso il Podere Lignano. Naturalmente fu una novità assoluta, perchè in Toscana, regione ricca di tradizione vitivinicola, l’Incrocio Manzoni non era mai stato piantato.
Conquistati dal sapore di queste uve e dalla resa nella vinificazione, noi di Podere il Casale abbiamo iniziato, 16 anni fa, a prenderci cura di queste vigne e a raccoglierne i frutti. E con grande soddifazione possiamo dire che l’Incrocio Manzoni, porta a un risultato ottimo anche nella nostra terra.
La vendemmia e le caratteristiche del vino
La vendemmia del Manzoni Bianco si svolge, di regola, nella seconda metà di Settembre, quando le uve sono arrivate nel pieno della loro complessità aromatica.
Il vino che si ottiene dall’Incrocio Manzoni ha un colore giallo paglierino tendente al dorato con profumi eleganti e delicati. Ha aromi sia fruttati che floreali.
I primi sono più delicati e gli conferiscono sensazioni di frutta matura. Gli aromi floreali sono invece più intensi e ricordono i fiori di campo a petalo bianco e la rosa.
L’affinamento in bottiglia dona all’Incrocio Manzoni maggiore complessità, un sapore è asciutto, morbido e ben strutturato.
A Podere il Casale produciamo due vini bianchi, La Regina 100% Manzoni Bianco e la Sibilla che nasce dal connubio con il Trebbiano. Puntare su questo vitigno in Toscana, nelle sue nobili terre del sud, dove nascono vini di fama mondiale come il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano e il Chianti è stata una vera e propria scommessa. I risultati che abbiamo ottenuto, però, ci hanno dato ragione!